Sovradiagnosi: come gli sforzi per migliorare la salute possono renderci malati

Sovradiagnosi: come gli sforzi per migliorare la salute possono renderci malati

by / venerdì, 24 luglio 2015 / Published in Archivio
08a Domenighetti Check-up generici

Il dottor Gianfranco Domenighetti*1 al Convegno “Centralità della persona, sinergia dei saperi, omeopatia(Milano, giugno 2014) ha presentato gli sviluppi del suo lavoro di informatore e promotore della salute. Ho compreso quanto io stessa, seppure medico, potessi restare influenzata passivamente dalla pubblicità sanitaria.

Il testo di Gilbert Welch*2 Overdiagnosed (tradotto in italiano: Sovradiagnosi – Come gli sforzi per migliorare la salute possono renderci malati ed. 2013) mette in evidenza che un tempo le persone si rivolgevano al medico perché si sentivano ammalate, mentre oggi

si incoraggiano le persone soggettivamente sane a sottoporsi a tutta una serie di esami diagnostici preventivi per rassicurarle di non essere “ammalate”.

Il complesso medico-industriale ha sviluppato tecnologie in grado di identificare le più piccole anomalie, ha modificato le soglie che definiscono la “normalità” e “creato“ nuove malattie.

La grande maggioranza di queste “anomalie” o pseudo-malattie scoperte in persone soggettivamente sane sono “inconsistenti”, cioè non daranno sintomi o problemi nel corso della vita.

08b Domenighettu Utilità di esami preventivi

*1 Professore Gianfranco Domenighetti, economista e dottore in scienze sociali. È stato per 37 anni direttore della Sezione Sanitaria del Dipartimento della Sanità e della Socialità del CantoneTicino e direttore dell’Università estiva in amministrazione e gestione dei servizi sanitari (in collaborazione con l’Università di Montréal). Titolare di diversi premi e riconoscimenti nel campo della ricerca e della promozione della salute e ha pubblicato oltre 330 articoli e rapporti scientifici, inclusi due libri. I campi principali di ricerca includono l’impatto dell’informazione sull’espressione delle preferenze e sui comportamenti dei pazienti-consumatori, l’empowerment della domanda, l’impatto delle condizioni di lavoro sulla salute nonché il futuro dei sistemi sanitari ‘universali’. Egli è stato pure consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e consulente temporaneo del Consiglio d’Europa. Ha diretto 14 programmi di cooperazione e formazione nei paesi dell’Europa del Sud-Est nell’ambito dei progetti di sviluppo e di cooperazione della DSC del Dipartimento Federale degli Affari Esteri.

*2 Dr. Gilbert Welch medico internista e professore di medicina presso l’Istituto Dartmouth per la politica sanitaria e la ricerca clinica.

Negli ultimi due decenni, la ricerca del Dr. Welch si è concentrata sui problemi creati dagli sforzi della medicina a individuare la malattia precoce. Molto del suo lavoro si è concentrato sulla sovradiagnosi nello screening del cancro: in particolare, per melanoma, tiroide, polmone, mammella e prostata. Il suo primo libro, DEVO essere testato per il cancro? (UC Press 2004), di grande interesse la sua pubblicazione Overdiagnosed (Beacon Press 2011).

Pubblicazioni selezionate:

Nero WC, Welch HG. I progressi nella diagnostica per immagini e sovrastima della prevalenza della malattia e dei benefici della terapia. N Engl J Med 1993; 328: 1237-1243.

Welch HG, Schwartz LM, Woloshin S. Stanno aumentando a 5 anni i tassi di sopravvivenza prove di successo contro il cancro? JAMA 2000.283: 2975-78.

Welch HG, Schwartz LM, Woloshin S. Prostata -specifici livelli di antigene negli Stati Uniti: implicazioni delle varie definizioni di anormalità. J Natl Cancer Inst. 2005; 97: 1132-7.

Davies L, Welch HG. L’aumento dei casi di cancro alla tiroide negli Stati Uniti, 1973-2002. JAMA 2006; 295; 2164-7

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