Sovradiagnosi: come gli sforzi per migliorare la salute possono renderci malati
Il dottor Gianfranco Domenighetti*1 al Convegno “Centralità della persona, sinergia dei saperi, Homeopathy” (Milano, giugno 2014) ha presentato gli sviluppi del suo lavoro di informatore e promotore della salute. Ho compreso quanto io stessa, seppure medico, potessi restare influenzata passivamente dalla pubblicità sanitaria.
Il testo di Gilbert Welch*2 Overdiagnosed (tradotto in italiano: Sovradiagnosi – Come gli sforzi per migliorare la salute possono renderci malati ed. 2013) mette in evidenza che un tempo le persone si rivolgevano al medico perché si sentivano ammalate, mentre oggi
• si incoraggiano le persone soggettivamente sane a sottoporsi a tutta una serie di esami diagnostici preventivi per rassicurarle di non essere “ammalate”.
• Il complesso medico-industriale ha sviluppato tecnologie in grado di identificare le più piccole anomalie, ha modificato le soglie che definiscono la “normalità” e “creato“ nuove malattie.
• La grande maggioranza di queste “anomalie” o pseudo-malattie scoperte in persone soggettivamente sane sono “inconsistenti”, cioè non daranno sintomi o problemi nel corso della vita.
*1 Professore Gianfranco Domenighetti, economista e dottore in scienze sociali. È stato per 37 anni direttore della Sezione Sanitaria del Dipartimento della Sanità e della Socialità del CantoneTicino e direttore dell’Università estiva in amministrazione e gestione dei servizi sanitari (in collaborazione con l’Università di Montréal). Titolare di diversi premi e riconoscimenti nel campo della ricerca e della promozione della salute e ha pubblicato oltre 330 articoli e rapporti scientifici, inclusi due libri. I campi principali di ricerca includono l’impatto dell’informazione sull’espressione delle preferenze e sui comportamenti dei pazienti-consumatori, l’empowerment della domanda, l’impatto delle condizioni di lavoro sulla salute nonché il futuro dei sistemi sanitari ‘universali’. Egli è stato pure consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e consulente temporaneo del Consiglio d’Europa. Ha diretto 14 programmi di cooperazione e formazione nei paesi dell’Europa del Sud-Est nell’ambito dei progetti di sviluppo e di cooperazione della DSC del Dipartimento Federale degli Affari Esteri.
*2 Dr. Gilbert Welch medico internista e professore di medicina presso l’Istituto Dartmouth per la politica sanitaria e la ricerca clinica.
Negli ultimi due decenni, la ricerca del Dr. Welch si è concentrata sui problemi creati dagli sforzi della medicina a individuare la malattia precoce. Molto del suo lavoro si è concentrato sulla sovradiagnosi nello screening del cancro: in particular, per melanoma, tiroide, polmone, mammella e prostata. Il suo primo libro, DEVO essere testato per il cancro? (UC Press 2004), di grande interesse la sua pubblicazione Overdiagnosed (Beacon Press 2011).
Pubblicazioni selezionate:
Nero WC, Welch HG. I progressi nella diagnostica per immagini e sovrastima della prevalenza della malattia e dei benefici della terapia. N Engl J Med 1993; 328: 1237-1243.
Welch HG, Schwartz LM, Woloshin S. Stanno aumentando a 5 anni i tassi di sopravvivenza prove di successo contro il cancro? JAMA 2000.283: 2975-78.
Welch HG, Schwartz LM, Woloshin S. Prostata -specifici livelli di antigene negli Stati Uniti: implicazioni delle varie definizioni di anormalità. J Natl Cancer Inst. 2005; 97: 1132-7.
Davies L, Welch HG. L’aumento dei casi di cancro alla tiroide negli Stati Uniti, 1973-2002. JAMA 2006; 295; 2164-7