Paribello V1, Rocco V1, Luisa Agneni ML2, Alfano C1, Attanasio M1, Aversa AA2, Baldi F1, Bonaiuto A1, Cavatrunci P1, Cimino A1, Di Marino L1, Elia V3, Fiorani L1, Germano R2, Giaccio G1, Greco A1, Gulemi D1, Iorio A2, Manfredi F1, Negro F2, Pergola G1, Rusciano F1, Scudieri R1, Melodia C2
1 LUIMO, Associazione per la Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica Samuel
Hahnemann, Napoli, Italia
2 CEMON srl, Napoli, Italia
2 Promete srl, Napoli, Italia
3 Università di Napoli Federico II, Napoli, Italia
Introduzione
Il Prof. Vittorio Elia, Professore Emerito di Chimica presso l'Università di Napoli, e il suo gruppo di lavoro hanno dimostrato sperimentalmente che le diluizioni omeopatiche in soluzioni acquose mostrano qualità tipiche dei sistemi lontani dall'equilibrio, auto-organizzanti, dissipativi e altre variabili fisico-chimiche, ad esempio il pH, conduttività o densità, inaspettate per semplici molecole d'acqua a temperatura ambiente. Queste stesse soluzioni presentano strutture altamente organizzate e rilasciano, dopo la liofilizzazione, una certa quantità di materiale solido la cui composizione chimica è sempre essenzialmente acqua. Il prof. Elia ha ottenuto gli stessi risultati utilizzando materiali idrofili e insolubili ripetutamente sospesi, prelevati e risospesi in acqua (Iteratively Perturbed Water). Questo materiale solido rilasciato dopo liofilizzazione è stato chiamato Xerosidrile (xeros=secco, idrile=hýdōr =acqua). Gli Xerosidrili quando vengono ridisciolti in acqua, trasferiscono nella nuova soluzione le proprietà fisico-chimiche sopra menzionate dei rimedi omeopatici da cui derivano.
Obiettivi
Lo Xerosidrile porta con sè l’efficacia delle soluzioni/potenze omeopatiche? Potremmo definirlo il principio attivo delle formulazioni omeopatiche? Il gruppo di sperimentatori della LUIMO ha deciso di valutare sperimentalmente, mediante proving in doppio cieco, a triplo braccio, se gli Xerosidrili ottenuti da rimedi omeopatici presentano, oltre alle proprietà chimico-fisiche su indicate, le proprietà patogenetiche dei rimedi da cui provengono. Quindi, gli Xerosidrili derivati da Placebo, Belladonna e Arnica sono stati testati l'uno contro l'altro.
Materiali e Metodi
Gli Xerosidrili sono stati ottenuti dalla società Promete da 300 ml di soluzioni liquide a base di Arnica e Belladonna 12CH CeMON, mediante liofilizzazione a freddo. La polvere ottenuta è stata risospesa nello stesso volume di soluzione alcolica al 70% e utilizzata per impregnare i globuli di saccarosio. Il placebo era costituito da globuli non trattati. 16 sono gli sperimentatori che hanno partecipato al proving e sono stati casualmente assegnati ai gruppi Belladonna, Arnica, Placebo.
Gli sperimentatori hanno utilizzato il protocollo di seguito descritto.
Autosservazione da lunedì 16 gennaio’23 al sabato 28 gennaio’23.
Sabato 28 gennaio’23, assunzione di 3 granuli di rimedio, da sciogliere in bocca prima di andare a letto e a 2 ore dal pasto;
29/30/31 gennaio’23, assunzione di 3 granuli ogni 2 ore nell’arco della giornata fino a 6 volte;
Dal 1 al 3 febbraio’23: sciogliere 20 granuli di rimedio in 250 gr di acqua, dinamizzare la soluzione 10 volte prima di assumerne un cucchiaio da minestra ogni 2 ore per sei volte al giorno.
4 febbraio’23 fine dell’assunzione del rimedio e autoosservazione fino all’11 febbraio’23.
Se compaiono sintomi durante il periodo di assunzione del rimedio, lo sperimentatore sospende le assunzioni di rimedio immediatamente, descrivendo il sintomo e continuando ad autoosservarsi fino all’11 febbraio’23.
Non conoscendo gli effetti potenziali degli Xerosidrili dei rimedi, abbiamo raccomandato ad ogni sperimentatore di sospendere l’assunzione del rimedio anche quando i sintomi gli fossero sembrati lievi, per ridurre al minimo ogni rischio e per la buona riuscita del proving.
Meglio pochi sintomi ben descritti e modalizzati che un’ingestibile caotico insieme di sintomi.
Risultati
Il proving ha prodotto 89 sintomi (14 Placebo, 32 Belladonna, 43 Arnica).
La media dei sintomi è stata di 2,8 per il Placebo, 8 per Belladonna e 6,14 per Arnica.
I sintomi hanno mostrato una notevole specificità legata alla sostanza da cui provenivano.
Discussione
Gli Xerosidrili ottenuti da rimedi omeopatici hanno mostrato di mantenere le proprietà patogenetiche della loro sostanza di origine. Abbiamo potuto verificare che la maggior parte dei sintomi ottenuti dal proving con Xerosidrili di Belladonna e Arnica appartengono alla Materia Medica dei due rimedi. Abbiamo anche potuto evidenziare che i sintomi presenti nel Placebo non appartenevano per la maggior parte agli stessi rimedi. Questo risultato implica che lo xerosidrile potrebbe essere uno dei/ il portatori/e dell’effetto patogenetico delle sostanze omeopatizzate. Naturalmente non è chiaro se la parte evaporata nel processo di liofilizzazione contenga ancora proprietà patogenetiche. In ogni caso sembra chiaro, sia da questi esperimenti che dagli esperimenti realizzati con gli Xerosidrili del cotone idrofilo presentati al 75° Congresso Mondiale LMHI 2022, Istambul-Turchia6, che lo xerosidrile conserva in sé le proprietà del medicinale omeopatico, così come le proprietà fisico-chimiche dimostrate altrove dal gruppo del prof.Elia V et al. Appare allora interessante la possibilità di considerare gli Xerosidrili come il possibile principio attivo delle potenze omeopatiche. Al fine di confermare questi primi, preliminari risultati, saranno necessari nuovi proving. Inoltre, la possibilità di manipolare facilmente lo Xerosidrile consentirà un agevole approccio sperimentale in vitro al fine di verificarne le proprietà fisiologiche/biologiche/tossicologiche, anche in condizioni estreme di concentrazione dello Xerosidrile. Renderà quindi agevole l’analisi con le attuali strumentazioni disponibili, il cui limite di risoluzione non è sufficientemente sensibile per individuare le proprietà dei medicinali nelle soluzioni diluite. Il prossimo anno la LUIMO è intenzionata a realizzare una ulteriore sperimentazione e si augura che medici e studenti di tutto il mondo vogliano partecipare a questa grande importante sfida scientifica e clinica.
Conclusione
Parole Chiave: Xerosidrili, diluizioni liquide omeopatiche, proprietà patogenetiche.
1 Corresponding Author: virginia.paribello@gmail.com
1 Elia, Vittorio, Giovanni Ausanio, Francesco Gentile, Roberto Germano, Elena Napoli, e Marcella Niccoli. «Experimental Evidence of Stable Water Nanostructures in Extremely Dilute Solutions, at Standard Pressure and Temperature». Homeopathy: The Journal of the Faculty of Homeopathy 103, n. 1 (gennaio 2014): 44–50. https://doi.org/10.1016/j.homp.2013.08.004.
BibliografiaR,