Riflessioni a Varanasi 25.1.2016
Non avevo ancora incontrato qui in India un neonato apparentemente denutrito, ma vivace.Che dalla sua storia pur breve di soli 3 mesi emergesse una gravidanza fisiologica, un parto fisiologico, assistito, una bella capacita' di succhiare, dal seno della mamma.Vivace.Con una testa enorme e un corpicino impressionante per quanto fosse rattrappito.
Vengo informata che i neonati sono vaccinati in 2a giornata dalla nascita, che ricevono un vaccino al mese, i primi due anni e che fino ai 5 anni la frequenza della ripetizione dei vaccini e' alta.
Ora che le pratiche igieniche e la nutrizione entrano sempre piu' nella vita quotidiana , iniziano ad essere osservate le conseguenze da precocita' e sovrapposizione di troppi vaccini effettuati contemporaneamente.
Solo qualche anno fa la vera denutrizione non faceva vedere i danni da vaccini, li copriva.
Il nodo cruciale e' ancora lo stesso: quando iniziare, quanto e fino a quando, continuare, quando fermarsi di vaccinare.
Come osservare e riconoscere che il vaccino
sta danneggiando piu' che proteggere i nostri piccoli?
Nei fatti non viene fatta formazione ai medici né al personale sanitario sulle conseguenze da vaccino.
L'emergenza copre e giustifica l'ignoranza e l'incompetenza.
Quando e' il momento di seguire il protocollo e quando e' il momento di fermarsi e spostare lo sguardo sulle reazioni e le risposte del paziente?
Non dimentichiamo che siamo sempre due a sapere e due a guarire:il medico mette a disposizione il suo sapere, il paziente la sua pelle.
Quanto sia urgente l'interdisciplinarieta' e l'integrazione dei saperi e' sotto gli occhi di chi vuol vedere. I medici e il personale sanitario sono chiamati ad essere protagonisti risvegliati, vivi; i pazienti informati e responsabili.
Il passaggio da una visione quantitativa ad una qualitativa della salute e della Vita e' dovuto. La salute e la Vita sono nostre nessuno le puo' maltrattare adducendo nobili intenzioni!
P.S.
AL BIMBO è STATO SOMMINISTRATO IL RIMEDIO OMEOPATICO
E NE SEGUIREMO IL FOLLOW UP
d.ssa Raffaella Pomposelli
(dal suo viaggio in India)