Quando utilizzare secale cornuta per i pomodori
Siamo all'11 di luglio 2015 e in mattinata diamo inizio all'esperimento sui pomodori che sono ancora immaturi e verdi, ma iniziano a presentare un'area di marciume apicale (così si definisce in agronomia).
I rimedi pensati sono: kalium carbonicum 200 k, secale cornuta 200k, calcarea carbonica 200k.
Mi ha impressionata la similitudine con la cancrena secca che ho osservato e curato negli umani con secale cornuta.
Ci diamo tempo 3 settimane di osservazione ma il 14 luglio i pomodori sono maturati e sembra che il rimedio stia curando il marciume. Aspettiamo ancora e verificheremo.
Non mi ero mai soffermata su quanto fosse utile in tutti i sensi un ortaggio: nutre ed è anche fonte di osservazione e di studio. La vita di un pomodoro o di un finocchio o un altro ortaggio dura una stagione. In pochi mesi nasce, cresce, da frutti e semi per le prossime semine, appassisce, secca e torna nella terra come concime se lasciato al ciclo della natura. Per un osservatore e ricercatore è davvero speciale poter studiare, apprendere, intervenire e vedere i risultati in pochissimo tempo… Mi appassiono ogni giorno al mondo dell'agronomia e imparo e osservo e osservo e imparo.
Contemporaneamente ho somministrato secale cornuta ai pomodori sul mio terrazzo che mostravano lo stesso marciume apicale. Lorenza ai pomodori dell’orto di suo papà, Giovanna di Callabiana (vicino Biella) ha somministrato secale cornuta 200 ai suoi pomodori con lo stesso problema. È il 4° esperimento che compiamo sui pomodori che fanno marciume ancora nello stato immaturo, quando sono verdi, pomodori di luoghi, altitudini, terreni e bagnature differenti.
Il punto di partenza comune è che le piantine arrivano da vivai che le producono. Che cosa vuol dire esattamente? Ancora non conosco la sequenza esatta dei trattamenti sia fisici che chimici compiuti dal seme alla piantina.
Di fatto i semi sono trattati a più riprese con prodotti chimici e fisici, per impedire la formazione di muffe ed altri inconvenienti. La germinazione è forzata, le piantine ricevono trattamenti in ogni passaggio fino al trapasso nel terreno. Al momento della trasformazione del fiore in frutto, si manifestano molte aberrazioni come risultato dei trattamenti ricevuti.
Ma che cosa stiamo facendo del cibo che dovrebbe nutrirci?
Il mercato immette milioni di piantine, magari anche con la dicitura "bio".
SUBITO bisogna diventare consapevoli, subito bisogna smettere di essere complici, subito dobbiamo creare una rete di controinformazione, subito dobbiamo sentire l'urgenza di nutrire noi e la nostra terra con rispetto.
Raffaella Pomposelli