La sperimentazione omeopatica viene fatta solo nel soggetto sano volontario.

Il rimedio omeopatico non produce effetti dannosi poiché è preparato con molteplici diluizioni e succussioni.

Non viene mai effettuata sperimentazione in animali in quanto vi è diversità d’effetto di una stessa sostanza tra uomo e animale.

 “un principio fondamentale per il medico omeopatico è di non usare per nessun malato alcuna medicina che non sia stata prima sperimentata nell'uomo sano e che non sia nota” 

nota 1 del paragr.285 dell' organon 

di S. Hahnemann

Non dimentichiamo la terribile esperienza

 del TALIDOMIDE

 E’ un farmaco che fu venduto negli anni cinquanta e sessanta come sedativo, anti-nausea e ipnotico, rivolto in particolare modo alle donne in gravidanza. Si trattava di un farmaco che aveva un bilancio rischi/benefici estremamente favorevole rispetto agli altri medicinali disponibili all'epoca per lo stesso scopo.

 Venne ritirato dal commercio alla fine del 1961, dopo essere stato diffuso in 50 paesi sotto quaranta nomi commerciali diversi, fra cui il Contergan.

Fu ritirato dal commercio in seguito alla scoperta della teratogenicità.

 Le donne trattate con talidomide davano alla luce neonati con gravi alterazioni congenite dello sviluppo degli arti, ovvero amelia (assenza degli arti) o vari gradi di focomelia (riduzione delle ossa lunghe degli arti), generalmente più a carico degli arti superiori che quelli inferiori, e quasi sempre bilateralmente, pur con gradi differenti.

La talidomide fu inventata dalla ditta tedesca e fu messa in commercio dopo 3 anni dopo PROVE SU ANIMALI. Anche altri paesi, come l'Inghilterra e la Svizzera, dopo aver acquistato la licenza provarono l'innocuità assoluta del farmaco sugli animali..

 Nel 1957 si ebbero i primi casi di teratogenicità della talidomide, non rilevati al momento ma riscoperti a posteriori dopo il 1961.

 Nel 1958 Blasiu (ricercatore) effettuò uno studio clinico su 370 pazienti, 160 dei quali erano madri in allattamento, e concluse dicendo che "non sono stati osservati effetti collaterali né nelle madri né nei bambini". 

Nello stesso anno la Grünenthal (società farmaceutica tedesca che ha incentrato le sue energie nella ricerca di farmaci innovativi) riprese i risultati dello studio di Blasiu esagerandoli, e mandò una lettera a 40.000 medici dichiarando che Blasiu "ha somministrato la talidomide a molte pazienti del suo dipartimento di ginecologia e nella sua pratica di ostetricia". 

Questa dichiarazione suggeriva che la talidomide dovesse essere sicura in gravidanza.

I primi casi di focomelia furono discussi durante un convegno di pediatri tedeschi nel 1960. 

Il pediatra Widikund Lenz ipotizzò per primo in quella sede una correlazione con l'assunzione di talidomide.

Nel 1961 McBride e Lenz resero pubblici i primi casi di anormalità fetali collegabili alla talidomide, riprendendo tra l'altro i dati dimenticati del 1957:

in tutto vennero riportati 1500 casi di focomelia dal 1957 al 1961.

IL 2 DICEMBRE DEL 1961 

LA TALIDOMIDE VENNE RITIRATA

La teratogenicità è associata solamente ad uno degli enantiomeri. Agisce come inibitore dell angiogenesi ovvero del normale sviluppo dei vasi sanguigni, interferendo con lo sviluppo dell'embrione, specie se assunto durante le prime sette settimane della gravidanza.

La specie umana è risultata essere sensibile alla dose di 1 mg/kg.

Dott.ssa Gavina Costini        omeopata      

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