Le piante dell'orto dopo la somministrazione di silicea omeopatizzata.
Dott.ssa Elena Tonini omeopata della Fondazione Belladonna Onlus e psicoterapeuta
Finalmente ieri pomeriggio, sabato 13 giugno, sono andata a visitare l'orto omeopatico: una meraviglia e vogliamo tenere informati gli appassionati via via che trascorrono i giorni.
Ho potuto constatare gli effetti del trattamento con silicea che Raffaella Pomposelli (dott.ssa omeopata presidente della Fondazione Belladonna Onlus) ha preparato alla 100milaK per innaffiare le piantine sofferenti ed ecco i risultati.
Sono ancora visibili le foglie gialle alla base dei pomodori ma sono evidenti quelle nuove che crescono verdi e rigogliose.
Ci sono ancora alcune piantine trapiantate nel sacco di aiuta che hanno bisogno di cure.
E il rosmarino che era forte e verde, improvvisamente per metà è ingiallito e addirittura seccato.
Al centro Franziska Rindler
(di Merano) e a destra Raffaella
A questo punto Raffaella e Maria Franziska Rindler, esperta nell'uso dei rimedi omeopatici nella cura delle piante e colture, di orti, giardini e terrazze (info@fr-servizi.com) hanno cercato la miglior prescrizione, facendo diagnosi differenziale fra pulsatilla e lycopodium.
“Il rosmarino si offende molto facilmente nel trapianto e si potrebbe pensare a pulsatilla” ha spiegato Franziska, mentre Raffaella notava la metà verde e rigogliosa, in contrasto con l'altra gialla e secca, sospettando lycopodium e la scelta è ricaduta proprio su lycopodium 30 CH quando Franziska ha spiegato che il rosmarinoquando lasciato al suo posto non ha bisogno di gran che e sta benone (pulsatilla richiederebbe continue cure!).
In mattinata Antonella Ronchi (presidente della FIAMO*) e Franziska avevano ripulito dalla gramigna alcune aree dell'orto, mentre hanno raccolto parte della Portulacca che è ottima per le insalate.
Oggi piove e non so se Raffaella sia riuscita a portare a termine il suo progetto di ripulire dalla gramigna altre zolle.
Nel pomeriggio si è svolta la conferenza nella quale Franziska ha fornito tante indicazioni di rimedi utili per l'orto e piante del giardino e del terrazzo, ma di cui scriverò prossimamente.
L'altra interessante relazione è stata quella di Lucietta Betti del Dipartimento di scienze agrarie Università di Bologna, che ha presentato alcuni lavori di ricerca pubblicati anche su riviste scientifiche non favorevoli all'omeopatia, talmente sono rigorosi. La dottoressa Lucietta ha portato come esempi gli ottimi risultati del trattamento omeopatico nella cura dei cavolfiori ammalati dall'alternaria brassicicola e delle fragole ammalate dalla batrytis cinerea (la muffa grigia). Ma ne scriverò in altri post.
La giornata è terminata con la prima raccolta: la scarola è cresciuta in modo evidente (vd post precedente con le fotografie di 5 giorni fa).
L'orto omeopatico si trova a Milano nel Museo Botanico di via Zubiani 1.
Per contattare la dottoressa Raffaella Pomposelli, responsabile dell'orto, potete scrivere alla mail della Fondazione Belladonna Onlus info@omeopatiabelladonna.it
FIAMO = Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati