ORDINE PROVINCIALE DI ROMA
DEI MEDICI-CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI
"Vigileremo
ma medicine non convenzionali
fanno parte del mondo medico"
(DIRE) Roma, 29 mag. - Il presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi
e Odontoiatri, Giuseppe Lavra, interviene sul tragico caso di Francesco, il bambino
di 7 anni deceduto per una otite acuta affrontata solo con l'omeopatia. "In qualità
di presidente dell'Omceo di Roma e provincia raccolgo volentieri l'invito del ministro
Lorenzin di 'vigilare sulla serietà dei professionisti', avendo molto apprezzato la sua saggia
posizione assunta in relazione al caso doloroso e tragico del bimbo di Pesaro, per il quale,
oltre alla vicinanza, mi permetto anche di chiedere perdono alla famiglia in nome della professione,
ove fosse accertato trattarsi di un errore medico.
In generale- continua Lavra- intendo tuttavia
puntualizzare che, nella fatti specie del caso in questione, non è giusto generalizzare,
accusando
indirettamente un'area disciplinare medica di non essere legittimata alla professione.
Va anche precisato che le medicine non convenzionali, o altrimenti denominate complementari,
fanno parte integrante del mondo medico del nostro Paese in modo ufficiale da oltre un quarto di
secolo, che sono contemplate nel codice di Deontologia Medica e che sono riconosciute in tutto
il mondo civile.
Come può essere messa in discussione la loro legittimità?
Vale la pena
di ricordare che la medicina è una scienza umanistica in costante evoluzione e che non è affatto
una scienza esatta.
Lo scibile medico infatti si caratterizza secondo le "conoscenze scientifiche disponibili",
come peraltro e ben scritto anche nel Codice Deontologico.
Tutte le branche e discipline mediche sono
chiamate ad accrescere le conoscenze della medicina e ciascun medico deve sentire la responsabilità di
esercitare la propria professione nel rispetto e nei limiti delle competenze acquisite secondo principi
di appropriatezza e nel rispetto dell'ordinamento e del precetto deontologico".
"Il mondo medico, già travagliato per molte ragioni- conclude il presidente dell'Ordine capitolino,
il più numeroso in Italia-
deve poter agire in serenità, ha bisogno di recuperare una piena armonia
nell'ambito interdisciplinare e unità d'intenti, nell'interesse della collettività. In sostanza è giusto che
chi sbaglia paghi, il resto può essere maldicenza".