Durante il mio lungo percorso di medico omeopatico, ho seguito un’infinità di giovani donne, ognuna diversa dall’altra, ognuna con le proprie peculiarità; assistendole durante la fase delicata della gravidanza, prima, durante e dopo.
Molte mie pazienti (e sottolineo molte), hanno manifestato la loro totale mancanza di preparazione ad una delle esperienze più delicate della loro vita. Esperienza che le avvicina a sé stesse, che le fa scoprire la parte interiore più profonda, che le allontana dal loro piccolo io per avvicinarsi al’Io infinito, che le fa accostare all’Amore per eccellenza.
Tale momento importante e delicato viene spesso trascurato, in ambiente ospedaliero, per far posto a quelle procedure pratiche e burocratiche che non facilitano il percorso.
Spesso le giovani donne mi riferiscono di subire l’influenza di amiche e parenti, le quali raccontano in modo colorito il loro travaglio, così da influenzarle spesso negativamente. Molte vanno incontro al parto, momento importante ed unico, senza avere la consapevolezza di poter scegliere come e dove partorire e da chi farsi seguire.
E’ vero che ci sono i corsi pre-parto, è vero che c’è una grandissima informazione attraverso i mass media, è vero che nelle librerie e nei chioschi dei giornali siamo inondati di riviste, libri e documentazioni varie, è anche vero che la televisione ci riempie di informazioni dettagliate sulla bellezza del parto e di tanti altri raffinati particolari, ma poi nella realtà dei fatti è che negli ospedali non c’è la possibilità del parto in acqua, se non per le poche fortunate che possono usufruire delle rare camere adibite a tale compito; né partorire a casa, causa la disinformazione del pericolo delle complicanze ipotetiche; né tenere vicino a se il piccolo (se non in alcuni enti, per la politica del primario).
La giovane mamma potrà scegliere come partorire solo se il medico ritenga legittimo questo suo diritto e potrà avere il bambino con se solo se la decisione del primario di turno lo considera opportuno.
C’è poi l’attesa del posto letto per il continuo affollamento, senza parlare del parcheggio di doglie di diverse ore, e poi flebo, clistere, depilazione, medicalizzazione spesso eccessive; ed il tutto in modo talmente automatico che la donna si perde in mille situazioni sfuggendo il prezioso momento che vive.
L’Organizzazione Mondale della Sanità raccomanda l’appropriatezza della medicalizzazione e non l’abuso, ma persistono ancora protocolli interni antichi che originano da vecchie scuole di pensiero che privano della libertà di scelta..
Naturalmente non è detto che la scelta preferita sia fattibile; a volte le richieste superano le disponibilità e, bisogna sperare che quel giorno stabilito - ma non prestabilito dalla natura stessa, consenta di trovare libera, l’unica sala parto disponibile. E cosi, all’ultimo momento, la donna subisce il parto e non è la protagonista.
Ancora oggi le donne mi raccontano di parti strazianti, dovuti ad ore interminabili di travaglio, per concludersi infine, a volte, con un taglio cesareo.
Le donne si lamentano con me di essere trattate con poca attenzione, di essere lasciate a loro stesse a prendere decisioni importanti; sentono di essere adagiate su quei lettini a gambe divaricate, come in un meccanismo di riproduzione automatica e non in una atmosfera di contemplazione e mistero che, la struttura dovrebbe consentire e la nascita di per se stessa prevedere. -.
Come medico, come donna e come madre ritengo sia importante seguire la gestante in tutte queste fasi; sia nel percorso emozionale, sia in quello conoscitivo-consapevole e quello omeopatico.
Le partorienti, dovrebbero avere punti di riferimento subito dopo il parto, per sentirsi sostenute, evitando così alla neo mamma depressioni post partum e sensazioni di malessere al nascituro.
Tutto questo può chiamarsi violenza?
LA VERA VIOLENZA E’ QUANDO QUALCUNO DECIDE PER TE
La mia domanda è:
“si può partorire con consapevolezza?”
“ i diritti delle donne si fermano sulla soglia dell’ospedale?”
“ Il diritto nasce dalla conoscenza consapevole?”
Dott.ssa Gavina Costini omeopata
Dott.ssa Raffaella Pomposelli omeopata