Concediamoci di invecchiare, NON E’ DATO A TUTTI.

  • Chi prova avversione nei confronti di chi è anziano è solo l’arroganza di chi è giovane.
  • Chi prova avversione per la malattia degli anziani è solo la paura di ammalarsi.
  • Chi prova avversione per l’avvicinarsi della morte nell’anziano è solo angoscia perché teme la morte.
    Avversione, arroganza, paura, angoscia sono sentimenti che ci danno ansia per ciò che è diverso da noi, ma che possiamo essere anche noi.

Questo è quello che suscita a volte la vecchiaia negli altri, cerchiamo insieme di capire cosa suscita in noi stessi, quando ci avviciniamo o, siamo nella vecchiaia.

Diventare vecchi oggi o essere vicini al percorso che molti ritengono il peggior periodo della vita (oltre la morte e la malattia), equivale ad andare a scoprire parti profonde di sé, che eviteremo volentieri di dover conoscere.

E’ una strada difficile da intraprendere perché questa nuova dimensione si ripercuote in tutti gli aspetti della vita quotidiana dal rapporto con gli altri e con noi stessi.

Molti non riescono a riconoscersi in questo nuovo corpo, questo diverso involucro che oramai non li rappresenta più. Trovano difficile sopportare l’usura fisica del tempo e il susseguirsi naturale del decadimento mentale.
Nella nostra società occidentale, non sono quasi mai evidenziati gli aspetti positivi di tale condizione, ma si tende ad accentuare gli aspetti invalidanti. I media non aiutano a tal proposito, anzi, tendono a peggiorare questo aspetto, demotivando i vecchi o chi si sta avvicinando a questa strada.

Dobbiamo cambiare atteggiamento verso l’invecchiamento.
La ricca riserva di esperienze di vita che una persona anziana possiede è una risorsa preziosa non solo per l’individuo ma anche per coloro che le stanno accanto e per la società in generale.

Ci si può rapportare in modo diverso e la vita apparirà senz’altro in altro modo, ad esempio:

….insegnare e tramandare i mestieri acquisiti alle nuove generazioni, così da creare con il giovane o l’adulto, un rapporto umano profondo, che può tramutarsi in stima e affetto;
….rendersi disponibili verso associazioni di volontariato, sono sempre ben accette persone pronte ad occuparsi di preparare o distribuire pasti ai senza tetto oppure occuparsi degli abiti da ridistribuire;
……utilizzare il tempo e non sprecarlo, aiutando ed essendo utili per chi si trova nel bisogno, nel disagio, aiutare l’altro tende ad aiutarci e farci sentire bene; ……contattare il comune di appartenenza, spesso si avvalgono di queste figure per svolgere compiti utili alla comunità, come far attraversare i bambini all’uscita delle scuole o occuparsi di curare parchi o serre della propria zona; naturalmente verranno rispettati i tempi di chi si rende disponibile e spesso vengono concessi anche dei buoni;
….ricordiamoci che è il lavoro ad andare in pensione, non la propria vita….

Ci sono poi delle situazioni che possono colmare i nostri vuoti interiori, come:

……..prendersi cura di un animale, il quale trasmette amore e ci rilassa, placando così il nostro spirito inquieto;
….dar sfogo alle proprie passioni, riscoprirle e rispolverarle da vecchi cassetti, concretizzarle equivale a provare in quegli attimi un intenso piacere;
…….curare la natura, creare sul proprio giardino o in casa il proprio angolo di ‘verde’, casomai inserire qualche pianta aromatica o da frutto, per creare il nostro piccolo orto; possono sempre essere regalati ad amici e parenti, i doni del nostro operato; il rapporto con la natura tende a trasmetterci una pace interiore in modo naturale;

Possono essere infinite le esperienze che si possono sperimentare per provare piacere, basta solo trovarle.

I consigli per una vita sana e ricca sono essenzialmente semplici da seguire, bastano alcune accortezze, come:
….cercare il più possibile di muoversi, fare lunghe passeggiate, andare in palestra o ballare, oltre ad ossigenare il corpo, tendono a scaricare tensioni;
….dedicare più tempo ed attenzione ad una alimentazione sana, mettendo amore nel nutrirci, alimentandoci di amore oltre che di cibo;
….fare attenzione a nutrirci l’animo con informazioni e persone positive, così da sintonizzarci su onde di energia che vogliamo dentro e intorno a noi.

Albert Einstein diceva:
“quello su cui ti concentri si espande”.

Quindi concentriamoci e circondiamoci di tutto quello che ci fa stare bene e sereni.

I rimedi omeopatici possono essere di grande aiuto, in generale alzano lo stato vitale, alcuni servono a stabilizzare l’umore, altri aiutano per la tristezza e la depressione, altri ancora sostengono il deterioramento di alcuni organi, altri ci accompagnano nel tunnel del sonno e altri ci supportano rispetto a tutte quelle malattie dovute all’età.

I miei pazienti, sia quelli che si avvicinano per la prima volta alla medicina omeopatica o i miei vecchi pazienti, entrambi si rivolgono a me, desiderando di essere sostenuti, ma soprattutto desiderano sfogarsi o lamentarsi.
Il tema comune è la solitudine, la tristezza, la mancanza di affetti vicini ecc.
Non riescono a prescindere dal loro stato e dal loro aspetto fisico per vivere il percorso concesso loro, non concesso a tutti indistintamente.
Andrebbe assaporato e vissuto appieno, per coglierne tutti gli aspetti e gli ulteriori insegnamenti che la vita ci presenta di fronte, ricordando che la vita è fatta di fasi transitorie, ognuna bella a modo suo, ognuna con le proprie peculiarità.

Le ripetute lamentele che sento sono:
sono vecchio, non servo più;
non ho un futuro;
è meglio morire;
non è giusto invecchiare;
mi guardo allo specchio e non mi riconosco;

Dalla mia esperienza, le persone anziane - specialmente le donne-, parlano molto poco del sesso perché spesso lo ritengono un peso inutile.
La maggior parte delle donne incominciano a non piacersi fisicamente e, così facendo si distaccano dal sesso e da quello che comporta, privandosi così facendo di un aspetto importante che, darebbe vigore e gioia nella loro vita.
Mentre la gran parte degli uomini, danno meno peso al loro aspetto esteriore e, con l’età che avanza tendono ad essere più vogliosi, tendono a far precedere il sesso per riprovare quel brivido di giovinezza e sentirsi ancora vitali.

Con l’età che avanza dimenticano le ricche esperienze vissute, le lotte effettuate per avere una vita migliore, lo sforzo quotidiano per vivere, non comprendono che la loro saggezza, con fatica conquistata, è utilissima alle nuove generazioni.

Dovremmo prendere spunto e seguire questi grandi insegnamenti, che in poche righe riassumono l’essenza dell’esperienza terrena della vecchiaia:

Un poeta francese, prendendo spunto dalle rughe scrisse:
“più rughe ci sono nel volto più hai sorriso nella vita”.

Mentre Anna Magnani, rivolgendosi ad una truccatrice che evidentemente le voleva togliere qualche anno dal volto, le disse:
“non coprirmi le rughe, visto che ci ho messo una vita a farmele venire”.

Albert Einsein diceva:
“La vecchiaia ha i suoi momenti belli”.

Il mio vuole essere un incoraggiamento a vivere attivamente, ma specialmente l’invito è di amarsi e amare smodatamente, che rappresenta la cura di tutta la nostra salute ed il nostro benessere.

Dott.ssa Gavina 
Costini 
omeopata
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