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Formazione in Omeopatia
Scuola di Omeopatia
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Formazione in Omeopatia

Siamo medici che hanno vissuto la crisi della medicina per difetto di scientificità e di legittimità.
La nostra Formazione universitaria si è rivelata a noi, come già era avvenuto al Fondatore dell’Omeopatia Samuel Hahnemann, come un elemento parzialmente esterno ed estraneo soprastante sul paziente e che produce una distanza incolmabile tra i suoi bisogni e la risposta che riceve. Ci siamo trovati a vivere la contraddizione di dover cercare un ordine e una regolarità nei fenomeni che studiavamo, abbiamo dovuto individuare cioè le qualità comuni, intercambiabili, stabili e abbiamo compreso che rischiavamo di perdere di vista l’unicità, la variabilità e la mutevolezza che caratterizza gli esseri viventi. Abbiamo dovuto vedere che le particolarità individuali divenivano fluttuazioni intorno ad un valore medio o ad uno standard nel quale dovevamo comunque rientrare: cioè avremmo dovuto praticare una Medicina statistica, senza qualità. Così abbiamo iniziato a vivere il grande dubbio di non saper curare i nostri malati…e ci siamo chiesti se ci fosse qualcosa in alternativa.

Obiettivi formativi dei corsi di formazione

Standard formativi in Omeopatia per le scuola aderenti alla L.M.H.I. E all’E.C.H.
Gli obiettivi generali sono:

A) Conoscenza dei principi fondamentali della singola disciplina e dei diversi approcci terapeutici che la contraddistinguono.

Conoscenza del Paradigma omeopatico, ovvero del Metodo Scientifico osservazionale e sperimentale, delle procedure cliniche e sperimentali della Medicina Omeopatica, come descritto da Hahnemann nell’”Organon” (VI edizione), nelle “Malattie croniche” (II edizione) e nella “Materia medica pura” :

Competenze nella procedura clinica:
Domanda del paziente.
Racconto spontaneo.
Interrogatorio omeopatico
Raccolta delle anamnesi fisiologica, anamnesi patologica prossima, anamnesi patologica remota, anamnesi vaccinale e dei trattamenti terapeutici remoti e attuali, anamnesi famigliare, diagnosi e prognosi biomedica
Raccolta dei sintomi, scelta dei sintomi omeopatici, scelta e valorizzazione dei sintomi repertorizzabili
Repertorizzazione
Conoscenza della Materia Medica Omeopatica con particolare approfondimento dei rimedi omeopsorici (vd appendice B).
Conoscenza della Materia Medica Omeopatica dei rimedi indicati nella lista condivisa negli standard formativi in omeopatia del Protocollo di Intesa (vd Appendice C)
Conoscenza della Materia Medica Omeopatica di rimedi poco conosciuti e poco utilizzati nella clinica corredati di sperimentazione sul soggetto sano (proving)
Competenze nell’individuazione dei farmaci omeopatici indicati e diagnosi differenziale
Capacità di applicare le conoscenze dell’Omeopatia nella salute, nella malattia acuta, nella malattia cronica e nella malattia cronica complicata: possibilità e limiti di trattamento nella specificità di ogni paziente.
Conoscenza e discriminazione degli effetti indesiderati e collaterali del medicinale omeopatico e di tutti i trattamenti terapeutici attuati sul paziente.
Discriminazione del ruolo della Medicina Omeopatica nella interrelazione e integrazione con altri trattamenti di cura e nella collaborazione con colleghi e specialisti non omeopati.
Quesiti scientifici, attività di ricerca ed evidenze scientifiche e cliniche in Omeopatia vanno comunicati con un linguaggio interdisciplinare e aggiornato.
Competenza nella procedura sperimentale (proving su uomo sano).
Competenza nella comprensione della redazione della Materia Medica Omeopatica sperimentale e dei Repertori della MMO, e della loro revisione clinica permanente.
B) Aspetti della relazione medico-paziente e con i sistemi sanitari

Tecniche di ascolto e comunicazione empatica ed efficace con il paziente:
Osservazione, ascolto e comunicazione nell’incontro con il paziente e nello svolgimento della visita: come ottenere la migliore compliance
Comunicazione della diagnosi, del trattamento e della prognosi.
Ascolto, osservazione e comunicazione nell’accompagnamento e cura del paziente in trattamento.
Tecniche di ascolto e comunicazione efficace con i colleghi e specialisti coinvolti.
Confronto delle differenti varianti della procedura clinica e dei modelli teorici di riferimento.
Comunicazione dell’andamento della malattia, con particolare attenzione agli effetti indesiderati e collaterali del medicinale omeopatico e di tutti i trattamenti terapeutici attuati sul paziente.
Tecniche di comunicazione con i sistemi sanitari:
Conoscenza delle procedure e protocolli da applicare (consenso informato, informazione al paziente, denunce obbligatorie, comunicazioni all’AIFA, ecc.)
C) Relazione tra la singola disciplina e il metodo clinico della medicina ufficiale, analizzando le indicazioni, i limiti di ogni trattamento, i suoi effetti collaterali e le interazioni con la medicina ufficiale.

Possibilità e limiti di trattamento nella specificità di ogni paziente.
Interrelazione tra Medicina Omeopatica e Biomedicina:
come la procedura omeopatica svela la specificità (indicazione e limiti = delimitazione) dei due tipi di approccio;
quando e come possono essere utilizzate in modo mirato alla cura più efficace.
Conoscenza e discriminazione degli effetti indesiderati e collaterali del medicinale omeopatico e di tutti i trattamenti terapeutici attuati sul paziente.
Discriminazione del ruolo della Medicina Omeopatica nella interrelazione e integrazione con altri trattamenti di cura e nella collaborazione con colleghi e specialisti non omeopati.
D) Capacità di raccogliere ed analizzare gli elementi emersi durante la consultazione con il paziente, fondamentali per la scelta del trattamento più idoneo.

Rilevanza dell’esperienza soggettiva del paziente nella consultazione e raccolta anamnestica omeopatica (neurofenomenologica). Confronto delle differenti varianti della procedura clinica e dei modelli teorici di riferimento a confronto con la raccolta e l’anamnesi dei dati oggettivi prevalente in Biomedicina: scelta del trattamento più idoneo al ripristino della salute.
E) Apprendimento della semiologia e semeiotica propria di ciascuna disciplina che implichi procedure e criteri di valutazione peculiari.

I sintomi soggettivi e i segni di malattia emergenti dall’Esame Obbiettivo Generale, dall’anamnesi e dai dati di laboratorio e strumentali: utilizzo in ciascuna disciplina U
tilizzo dei segni e sintomi peculiari, caratteristici e rari, oggettivi e soggettivi nella procedura omeopatica
Valutazione dei sintomi oggettivi, comuni e quantitativi nella Biomedicina
F) Conoscenza dei modelli di ricerca di base, sperimentali e clinici delle singole discipline ovvero la individuazione e rappresentazione degli esiti

Il modello di ricerca di base in Omeopatia e in Biomedicina.
Come l’osservazione e la valutazione dell’andamento della regolazione sistemica specifica del singolo caso (i sistemi viventi sono descritti in termini di schemi d’organizzazione, a partire dalla struttura biologica), in Medicina Omeopatica, porta all’acquisizione di dati risolutivi per la condotta terapeutica e l’andamento prognostico della malattia acuta e/o cronica del paziente.
Come la valutazione dei dati emergenti da modelli di ricerca sperimentali e clinici su ampi numeri è base per la scelta del trattamento acuto e cronico in biomedicina.
G) Conoscenza delle specifiche previsioni legislative e deontologiche in materia.

Studio e approfondimento del codice deontologico, con particolare attenzione agli articoli dal 13 al 18 (CAPO IV Accertamenti diagnostici e trattamenti terapeutici) e all’articolo 30 (Conflitto di interessi e Comparaggio)
H) Individuazione e utilizzo degli indicatori di efficacia, di costo-beneficio e di rischio-beneficio per le singole discipline

Individuazione e utilizzo degli indicatori di efficacia:
Documentazione e misurazione degli esiti dei processi di cura (outcome) per le singole discipline.
Impiego di indicatori di qualità e performance
Individuazione e utilizzo degli indicatori di costo-beneficio
Principi di Economia Sanitaria
Individuazione e utilizzo degli indicatori di rischio-beneficio
Responsabilità e decisione: criteri scientifici e considerazioni etiche.
Identificazione delle criticità.
Comportamenti omissivi o inappropriati.
Difetto di conoscenze.
Difetto di competenze.
Adozione di misure correttive.

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