STRESS E OMEOPATIA

by / domenica, 14 agosto 2016 / Published in Archivio
dr-ajiit-kulkarni

STRESS E OMEOPATIA – (Tradotto da Isa di Domizio)

INTRODUZIONE

Il termine “stress” ha un significato generico che rappresenta significati diversi a persone diverse. Per alcuni esso è il “gusto” della vita mentre per altri è un flagello da evitare ad ogni costo. Ciò che è stressante per uno può costituire fonte di piacere un altro. Che il fattore che produce lo stress sia piacevole o sgradevole è irrilevante.
Lo stress è il risultato dell’interazione fra un individuo e il suo ambiente. I diversi modi di percepire lo stress e quindi l’atteggiamento da parte di individui diversi hanno un peso determinante dal punto di vista causale e della gestione dello
stress.
L’effetto dello stress può non essere diverso su una stessa persone nei vari stadi della sua esistenza, né la percezione e l’interpretazione dello stress possono essere uguali in persone con esperienze diverse. Ovvero: lampi e tuoni possono essere un’esperienza spaventosa per un bimbo, mentre un agricoltore può apprezzare a pregustare questi annunci di pioggia per il suo raccolto.

Stress, Costrizione e Richiesta

Lo stress ha il dono dell’ubiquità. E’ sempre con noi. Ne facciano l’esperienza in continuazione, data la complessità dell’esistenza. Poche persone sono consapevoli della sua presenza. Pochissime ne percepiscono la genesi e pochissime hanno la capacità di dominarlo. Lo stress è essenzialmente una risposta alle richieste, e tale risposta non è specifica in natura. Ogni richiesta rivolta al nostro corpo è unica, ossia, specifica. Fattori fisiologici quali il calore, il freddo, lo sforzo producono risposte specifiche. Nel caso dello stress ci si aspetta più richieste per amore via della “homeostasis”.
Il fattore stressante causa un aumento della richiesta di riadattamento per la performance delle funzioni adattative tendenti a ristabilire l’armonia. L’aumento della richieste è indipendente dalla attività specifica che causa l’aumento stesso. In tal senso, la risposta è non-specifica. In realtà è la risposta della persona stessa ai fattori stressanti.
Tale risposta richiede maggiore energia e si paga un prezzo per il consumo di energia!
Dal un punto di vista organizzativo. “Lo stress è una condizione dinamica nella quale l’individuo si confronta con un’opportunità, costrizione, o richiesta relativa a ciò che lui o lei desidera e della quale il risultato è percepito essere sia incerto che importante.”
Lo stress in sé non è né buono né cattivo. E’ un meccanismo che si costruisce all’interno del nostro organismo non allo scopo di farci ammalare ma per renderci capaci di far fronte alle prove della vita con maggior efficacia. Stress non è ciò che avviene bensì il modo in cui la persona reagisce a ciò che avviene.

Concetti di Stress a fronte di Concetti Omeopatici

L’omeopatia, quale assoluto sistema terapeutico razionale con il suo approccio olistico, integrato, multidisciplinare e totalizzante, affronta l’argomento stress in modo razionale e convincente.
L’argomento stress, quale è stato studiato da vari ricercatori, sostanzia ampiamente i concetti base della omeopatia.

  1. “La prima cosa da tener presente riguardo allo stress è che lo stress può essere prodotto una la varietà di situazioni diverse; e che quindi nessuna di queste può, di per sé, essere indicata quale cause di una reazione in quanto tale.” Che la causa della malattia sia determinata da più fattori e che la malattia non sia causata da un singolo fattore costituisce la base stessa della filosofia omeopatica. L’omeopatia ritiene che ogni malattia è generale e nessuna è locale nonostante possa manifestarsi in maniera locale. In concetto stesso di totalità comporta che lo si consideri da ogni possibile angolazione. L’indicazione “Indisposizioni Da” ha la strategia di studiarne i gruppi. La prospettiva eziologica è studiata nell’omeopatia in profondità. Tuttavia, non è soltanto il fattore eziologico nella forma di fattore stressante ad essere studiato nell’omeopatia, ma anche la maniera unica in cui un individuo reagisce allo stress.
  2. “Lo “stato di stress” non è semplicemente una reazione psico-fisiologica al fattore stressante, bensì un “parametro” integrato di attività psichica e somatica.” L’omeopatia crede fermamente nel “pensiero integrato”. Mentre prende in considerazione i cambiamenti fisio-patologici che si verificano come reazione allo stress, cerca di vedere la “persona” dietro la malattia. Non vede la malattia soltanto a livello fisio-patologico.
  3. “L’attività che si sviluppa all’interno e all’esterno durante l’azione del fattore stressante è fortemente “individualistica”. E’ proprio qui che il pensiero omeopatico si corrobora, poiché la strategia è di pianificare la modalità di cura che si adatta specificatamente al bisogno del singolo malato. Il fondamento centrale della prescrizione, ossia, l’individualizzazione concentrata sulla risposta “individualistica”. Si concentra sullo studio di come ogni individuo è diverso da tutti gli altri individui al mondo.
  4. Lo stress ha un’influenza “dinamica” sull’attività della persona.
    Le fonti di stress ci circondano da ogni parte. Possiamo stabilire grosso modo due categorie di stress – prevedibile e imprevedibile. La prima categoria comprende quegli eventi che condizionano la nostra vita per un certo periodo di tempo, ad esempio, la nascita di un bambino costituisce uno stress prevedibile. D’altro canto, nel corso della nostra esistenza, alcuni dei fattori di stress più gravi ci accadono in modo del tutto imprevedibile, oppure non riusciamo a prevederli, ad esempio la morte improvvisa di un neonato. I fattori di stress imprevedibili ci forniscono prove più dure da affrontare: ci caricano di un peso e richiedono una maggior mobilitazione delle risorse necessarie al riadattamento.
    Fattori di stress prevedibili a imprevedibili possono essere fisici o psicologici e le zone attraverso le quali si esprimono sono variabili, ma hanno una cosa in comune, ossia, la risposta individualistica di tipo dinamico. L’omeopatia spiega il concetto di dinamismo sia sul piano causale che quello riflessivo.
  5. “I concetti di “stress” e “personalità” sono in genere considerati come parti separate, ma questo è un errore grave.”
    Questa affermazione di H.J. Eysenck giustifica l’idea di curare il paziente nella sua totalità. Stress e personalità sono inseparabili proprio come la materia e l’energia. La nozione stessa di stress non può essere compresa senza specificare il particolare organismo coinvolto nella situazione stressante. Questa specifica vissuta dall’individuo sotto forma di sforzo è importante poiché lo stress agisce solo come stimolo. E’ importante, quindi, comprendere se un individuo ha prodotto uno sforzo mosso da stimolo o stress.
    Il concetto di totalità in omeopatia postula il modello di indivisibilità in cui la causa e gli effetti ai mescolano. Nel pensiero omeopatico la malattia e il dolore sono legati inseparabilmente alla personalità.
  6. ” La relazione fra stress e sforzo si può intendere soltanto in termini di sistema di singole diversità.”
    Il processo di discriminazione così come è seguito nella pratica clinica omeopatica, allo scopo di giungere ad un “similimum” attraverso singole differenze, conferma la visione di cui sopra. Per comprendere il problema, per risolvere il problema e per scegliere un rimedio omeopatico appropriato, e’ necessario comprendere le sottili differenze di personalità sia dell’individuo malato e del livello della “materiamedica”.
  7. “I modelli strutturali della personalità, i suoi determinanti psicologici, la resistibilità dell’individuo e l’informazione genetica costituiscono i fattori principali determinanti il modo di trattare e risolvere il problema dello stress.”
    L’individuo è di massima importanza per il medico omeopata. Il medico è tenuto a scoprire ogni aspetto della personalità dell’individuo per giungere a una giusta conoscenza. La scienza dell’omeopatia esige una percezione dell’individuo quale egli è!
    Per comprendere un paziente come PERSONA, attraverso psiche e soma, la sua evoluzione, (stressanti) esperienze esistenziali, molteplici strati della disposizione, tratti del temperamento e gestualità corporee, tutte le ramificazioni, centrando l’attenzione su un modello unico individualistico: tutto ciò costituisce la centralità dell’approccio omeopatico.

“La malattia non è semplicemente una resa all’attacco ma anche una lotta per la salute; se non c’è lotta non c’è malattia.”
Han Selye afferma citando “Stress of Life” trattarsi di vendetta del concetto di salute olistica avanzato dalla omeopatia, in cui la malattia è vista come lo sforzo adattativo da parte dell’organismo attraverso il quale esprime sè stesso. La malattia non è vista come nemico, bensì come posizione di difesa assunta dal sistema a favore della salute, per mantenere l’equilibrio e pace – dentro e fuori.
Colgo l’occasione per riportare alcuni commenti di Edward Whitmont sulla teoria GAS (General Adaptation Syndrome) di Han Selye.
Whitmont scrive, “Selye considera la malattia GAS come un intrudente “agente nocivo”. Questa sindrome comprende tre stadi di reazione all’allarme, resistenza ed esaustione.”
“Spiegando vistosi disordini invasivi quali infezioni, sforzi e persino disturbi emotivi, la teoria dello stress di Seyle manca di spiegare i disordini “spontanei” che si manifestano in assenza di qualsiasi fonte di stress eccessivo. (Seyle è consapevole che una certa quantità di stress non può essere evitata.) Quale è allora l’origine di tale malattia endogena che si manifesta spontaneamente? In quali circostanza lo stress può portare alla malattia, e in quale forma può costituire un “normale” persino indispensabile aspetto della tensione esistenziale?”
La tendenza attuale in psicologia è di guardare all’aspetto positivo dello stress, chiamato “eustress”.
Durante il follow-up di un caso di cura omeopatica, è importante per un medico omeopata comprendere fino a che punto la cura sta aiutando il paziente a mobilitare le proprie risorse per adattarsi all’ambiente esterno ed interno.

Per ricapitolare

Le implicazioni pratiche e filosofiche, che scaturiscono dalla presente ricerca sullo stress e la gestione dello stesso sembrano presentare dimensioni identiche a quelle dei concetti olistici della omeopatia.

Materia Medica Omeopatica attraverso le Prospettive dello Stress

Hahnemann contribuito alla scienza della farmacologia umana aprendo una nuova prospettiva alla comprensione degli effetti delle droghe a livello umano. L’esplorazione della mente umana ha prodotto un database più ampio. Sentimenti emotivi variabili (psico-farmacologia), aberrazioni mentali, semiologia somatica, come pure sintomi a livello spiritico sono stati prodotti, sincronizzando in tal modo mente, corpo e spirito. Tramite la metodologia della sperimentazione.
Hahnemann ha portato il tema della malattia in prima linea nella nostra esistenza, a livello umanistico sperimentato. Come potrebbe l’azione potenziale di un rimedio essere considerata un fattore di stress per uno sperimentatore che presenta varie espressioni come risultato di uno stato alterato di suscettibilità? Queste espressioni, se intrecciate logicamente, formano un tutto sintetico per sviluppare l’immagine concettuale di un rimedio in cui, fattori di stress, stress, tensione ed espressioni conseguenti sono spiegati razionalmente.
Per applicare la materia medica omeopatica nella sua piena potenzialità, si possono individuare i seguenti punti:

  1. 1. Fattori di Stress; natura specifica; tipo; informazione completa dal punto di vista della genesi: In altri termini, O.D.P. ossia, origine, durata e progresso.
  2. Stress; la sua vera natura; modo in cui l’individuo ha reagito al fattore di stress; quali sono le deviazioni ed a quale livello; attitudini e atteggiamenti dell’individuo interessato; tratti del temperamento/personalità, caratteri inclini alla disponibilità / stato mentale originario e modificato.
  3. Risorse; Fisiche /psicologiche, come pure famigliari, finanziarie, interpersonali, ecc. cioè interne ed esterne. Il ceppo ereditario definirà (l’iper) tono miasmatico. In altre parole valutazione delle capacità; a livello fisico – forza fisica/ capacità di resistenza /stato immunologico, ecc.; a livello mentale – volontà/ iniziativa/ motivazione, ecc.
  4. Tensione; Condizioni generali dell’individuo nel suo insieme; unico a modo suo come risultato di stress. Questa triade – fattori di stress, stress. risorse – è causa di tensione e la tensione porta a deviazioni a livello fisico e mentale. Fattori di stress, stress, risorse e tensione – questi quattro elementi portano il medico omeopata alla “Definizione del Problema”. Se il problema non è compreso nella sua profondità ed estensione, l’applicazione di materiamedica metterà a repentaglio sia il paziente che il medico.
  5. Deviazioni; La confluenza di fattori di stress – stress – tensione fa emergere le predisposizioni latenti/nascoste o le intensifica, per renderle potenzialmente più minacciose o dannose. Il campo delle espressioni in toto dovrebbe essere sollecitato ad affiorare di luoghi, sensazioni, modalità e punti di vista concomitanti, come pure da linguaggio del corpo, sogni, allucinazioni, ecc.

Centro /Essenza/ Gheriglio/ Nucleo/ Spirto/ Cuore/ Anima; Tutte le componenti dei dai trattati in precedenza dovrebbero essere rivalutati tramite un metodo di generalizzazione, che darà modo di accedere ad una visione più profonda per armonizzare melodia, ritmo e musica dal punto di vista della corrispondenza allo scopo di scegliere il rimedio omeopatico appropriato.

Adozione di rimedi omeopatici nei casi di stress.

Lo stress può derivare da varie fonti e noi possiamo categorizzare i nostri rimedi di conseguenza. Sono elencati qui solo i rimedi più importanti:
Lavoro Famiglia Società
Ammonium Acid fluor Acid-nit
group Anacardium Alumina
Arg-nit Calc group Ambragrisea
Aes.alb Chamomilla Anacardium
Aurum.group Coffeacruda Baryta group
Bryonia Kali group Hepar-sulf
Calc-fluor Natrum group Hura
Carbon group Paladium Hyoscyamus
Carcinucinum Acid-phos Magnesium
Conium Platinum group
Kali – ph Pulsatilla Medorrhinum
Lycopodium Sepia Merc sol
Nux vomica Staphysagria Natrum-carb
Ophidia group Thuja Phosphorus
Silicea Stramonium
Tuberculinum Syphilinum
“Stress” così come illustrato in alcuni rimedi più diffusi è presentato in modo succinto.

Nux vomica, il rimedio materia medica che produce più dipendenza, porta lo stress fuori dalla sua ambiziosa natura e ricorre a stimolanti che portano al peggioramento; il circolo vizioso continua. Nux non può difendersi dal proprio stress e attinge e accusa gli altri di essere impazienti. La sua rabbia violenta produce stress in tutti – il capo, i subordinati ed i membri della famiglia.
Carcinocinum pure genera dipendenza. Il suo stress ha due caratteristiche – comportamento e coscienza. Vuole eseguire il suo compito in modo perfetto e ideale. I rigidi valori morali devono essere mantenuti; non devono scendere a compromessi. La mente sensibile, tenera viene facilmente attaccata, producendo sentimenti di colpa se commette degli errori. Le responsabilità producono stress, gli impegni derivanti da una natura dominata dal dovere motivano al lavoro. Essendo un gentiluomo, non può far male ad altri, non può raddrizzare una persona. Brucia dentro a causa dello sforzo. Rifiuto, mancanza di amore, rimproveri, lotte; una prolungata repressione lo rendono vulnerabile allo stress. Uno stress attivo e prolungato porta a malattie cancerose. Uno stress imprevedibile proviene da umiliazione, violenza sessuale, ecc.
Aurum metallicum rappresenta un forte senso del dovere, che lo porta a lavorare come una macchina “Robot” inarrestabile. Desidera essere il migliore.
Ritiene di aver trascurato il suo dovere. Il che porta ad un’ansia di coscienza – autocritica – sentimento di non valere nulla – disgusto della vita – tendenza al suicidio. La sua rabbia violenta genera stress a chi gli sta vicino ed il suicidio eseguito in segreto rende stressante la vita degli altri.
Fattori stressanti per Arg-nitricum sono bloccati. Vi sono (folle, ambienti chiusi, ponti, tunnel, luoghi altolocati, aeroplani, precipizi, ecc.) o eventi stressanti dai quali non sa trovare una via d’uscita. Una persona “intrappolata”. Rimane in tensione. Il comportamento frettoloso aggiunto all’ansia porta a confusione e conseguenti errori. Impulsivo, eccentrico, di natura capricciosa e con motivi irrazionali nascosti, genera stress negli altri. Il suo I.B.S. è stressante per sua moglie che non sa cosa cucinare.
Un ego “fragile” è causa di stress in Silicea. Non sopporta a lungo lo stress fisico né quello mentale. Cede ed entra nella nevrosi. La coscienza che manca di coraggio ha un ruolo determinante nello sviluppo dello stress in Silicea. E’ una persona di “calibro senza fibra”. Routine, dipendenza, conservatorismo, e mancanza di decisione lo pongono in posizione difensiva e rinunciataria e non è in grado di capitalizzare; quindi lo stress rimane.
Lachesis è sicuramente un fattore stressante per tutte le persone in ambito lavorativo, in famiglia or nella società. Il suo vigore unito alla gelosia, alla tendenza vendicativa, di rivincita e possessività tengono i “nervi in tensione”. Peggio: tutto ciò che limita o costringe. Meglio: tutto quanto distende, si espande, si irradia stimula o libera. Lach. libera il suo stress attraverso la conversazione (loquacità), diffusione creativa, tramite emissioni seminali.
Arsenic album conduce tutti in tutti i campi. La sua ansia, atteggiamento dominante, e irrequietezza fa sì che gli altri danzino al suono della sua musica. La sua insicurezza interiore lo porta a cercare sicurezza all’esterno. Ars è sempre sotto tensione. Un vero e proprio pompiere!
Syphilinum è un nosode stressante. E’ pervertito, senza limiti, hooligan, crudele e bugiardo. Rende le cose più complicate e produce stress. E’ uno sfruttatore, in ambito lavorativo uno che tesse trame, ma mancanza di idealismo e perversione rovinano tutto. E’ antisociale e crea situazioni minacciose.
Gli esempi potrebbero essere di più ma ci limitiamo in considerazione dello spazio.
Hahnemann pretendeva un maggior senso della vita. L’omeopatia aiuta l’economia vitale a raggiungere il piacevole stress della realizzazione, eustress, senza le conseguenze dannose dello stress dannoso, dall’angoscia. Lo stress è un fenomeno perpetuo, nessuno può abolirlo. Si deve dominarlo, e l’omeopatia, con la sua guarigione olistica, aiuta a dominarlo! Una definizione di guarigione sarebbe incompleta senza armonia, pace e senza creatività fine a sé stessa!

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